Polpetta


Fu amore a prima vista.
Una bella giornata dello scorso gennaio una ragazza entrò in canile portando al guinzaglio una vecchia femmina di Labrador. La solita storia: cane perduto o abbandonato, persona caritatevole che lo raccoglie ma non lo può tenere...canile. La guardai negli occhi: un cane sfortunato come tanti e per di più vecchio e grasso, chi mai l'avrebbe adottato?

Ma Polpetta, così fu subito chiamata dalle volontarie per evidenti ragioni, aveva una marcia in più: una simpatia accattivante, una mansuetudine derivante dalla razza e dall'età, un'incontenibile voracità e un ottimismo che sprizzava dalla sua coda in perenne movimento. La sua foto fu inserita sul sito Internet insieme a quelle degli altri cani del rifugio, ma nessuno si interessò mai a lei. In quei mesi di permanenza al canile non diede mai problemi di convivenza o di stabilità; sempre gioiosa, sempre sorridente. Più la guardavo, più me ne innamoravo. Alla fine decisi che l'avrei portata a casa mia dove già viveva una coppia di pastori tedeschi e il 23 aprile Polpetta entrò a far parte della nostra famiglia.

In questi mesi vissuti insieme mai cane mi fu più vicino. Io comunicavo con lei e lei con me: un rapporto fatto di tenerezza, di complicità, di coccole rubate lontano dagli sguardi dei miei due cani per non suscitare gelosie. Lei sapeva sempre quale era il suo posto: in fondo alla scala gerarchica; mai un tentativo di ribellione o di provocazione, la serenità fatta cane e serenità era ciò che mi dava. Ma nell'insondabile universo canino ciò purtroppo non è bastato a farle vivere la tranquilla vecchiaia che avevo preventivato per lei. La femmina di pastore tedesco covava nel profondo un odio di cui non ho mai compreso l'intensità fin quando un giorno la mia povera Polpetta ne è diventata la vittima. A niente è valsa la corsa dal veterinario. I morsi, il freddo e la pioggia hanno avuto il sopravvento sul suo vecchio cuore e lei se ne è andata per sempre. Ora riposa in giardino e io non posso far altro che guardare e riguardare le innumerevoli foto scattate da me e con me e ricordare i suoi occhi dolci, la sua voglia di coccole, il freddo del suo tartufo che mi svegliava la mattina.

Sei stato il MIO cane Polpettina. Un giorno ci ritroveremo lassù insieme dove tu sarai magra giovane e sempre bellissima. Ti voglio bene.

Cynthia

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Alla dolce Polpetta


L'inverno è arrivato
E qualcos'altro se ne è andato
Al mio cuore è arrivato
Un ricordo ormai passato
Il ricordo di un'amica
Che ormai non c'è più
A causa di due tipi gelosi e forse più
Penso a lei un po' bassa
Un po' grassa
Con quegli occhioni pieni di bontà
Che sprizzavano felicità
E tutti quanti ora pensando a lei
Sapremo sempre ritrovarla
In un dolce sguardo
In una tenera carezza

da Maria Chiara Sterpone



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